Museo Nazionale Romano alle Terme di Diocleziano
4 Maggio 2023 – 30 Luglio 2023
Dal 4 maggio 2023 a Roma, Museo Nazionale Romano alle Terme di Diocleziano , apre al pubblico una interessante e inedita mostra: “L’istante e l’eternità. Tra noi e gli antichi”. Un tema complesso, che storicamente abbraccia l’Arte antica di millenni a partire dalle prime popolazioni italiche, all’Italia preromana, etrusca, greca medioevale e moderna, con testimonianze rappresentate da oltre 300 opere d’arte. Tra queste, pezzi di altissimo valore storico documentale mai visti a Roma. Un valido motivo di visita per una mostra di breve durata ma imperdibile.
“Il valore della libertà, il valore dell’Occidente è il filo conduttore di questa mostra. L’intento è quello di proporre le origini e il cammino della nostra storia. Ringrazio il Ministero della cultura e dello sport della Grecia per la collaborazione fattiva e amichevole. Nella civiltà greco-romana affondano le nostre radici ed è nostro compito salvaguardare e rendere fruibile a tutti questo patrimonio che ci ricorda la nostra eredità culturale e che ispira la nostra filosofia contemporanea. Tradizione e modernità, due facce della stessa medaglia, fanno parte del percorso della mostra ‘L’istante e l’eternità. Tra noi e gli antichi'”. – Gennaro Sangiuliano, Ministro della cultura.
Opere d’Arte inedite
In mostra ammireremo molte opere, mai esposte al pubblico. Alcune di queste, provenienti da recenti scoperte archeologiche o statue conservate da lungo tempo nei depositi di alcuni musei d’Italia, altre provenienti da famosi istituti e musei della Grecia, in particolare:
- il carro da parata di Civita Giuliana
- la statua di Ercole del Parco Archeologico dell’Appia Antica
- la Tabula Chigi del Museo Nazionale Romano
- la statua di Santorini, Grecia.
Sale e principali opere esposte
Aula I – L’eternità di un istante
Calco di due vittime dell’eruzione del Vesuvio, conservate così come sono state ritrovate negli ultimi istanti della loro vita. I calchi sono in compagnia di altre opere moderne che riprendono il medesimo tema.
Aula II – La fama eterna degli eroi
La tradizione culturale dell’antichità viene tramandata attraverso l’arte e la letteratura, da Cesare a Cosimo da Medici; come gli inni omerici dell’Iliade e dell’Odissea hanno ispirato artisti di ogni epoca lasciando le loro tracce ancora oggi tra noi; per finire con il recupero di tradizioni orali e racconti mitici, da tempo lasciati nel dimenticatoio della storia, oggi riscoperti grazie alle affascinanti discipline filologiche in letteratura antica e con la rilettura critica delle fonti antiche.
Aula III – L’ordine del cosmos
Tempo, eternità, il divino rappresentato da tempi memorabili da ogni civiltà comparsa sulla terra, dando origini a creazioni di impareggiabile bellezza. Pittura, statue, templi, e letteratura per rappresentare il rapporto tra uomo e divino – noi, figli degli dei, nel tempo chronos e nello spazio kosmos. La sala espone un pezzo eccezionale: l’omphalos (ombelico del mondo) – la pietra sacra ai greci posta nel grandioso Tempio di Apollo a Delfi ca. VIII sec. a.C. (Zeus ne indicò la fondazione). Per la sua importanza e venerabilità fu restaurato e tutelato dai nostri imperatori Augusto, Domiziano e Adriano. In questo santuario la Pizia (sacerdotessa di Apollo) pronunciava i suoi responsi.
Aula IV – Le opere e i giorni
Dedicata alla vita sociale, nelle abitazione e nei luoghi pubblici della città, grazie a recenti e importanti scoperte, vi è la raffigurazione dei rituali privati e pubblici che richiedevano una rappresentazione statuaria di alto livello artistico. Dall’antichità con le stele neolitiche, monoliti in pietra dedicati alla commemorazione, eseguiti con tecnica a bassorilievo o epigrafi, per arrivare al periodo classico ellenistico, con la più alta espressione tecnica/figurativa che ci ha lasciato i capolavori che oggi conosciamo.
Aula V – Umani divini
La statua femminile di Santorini, una della più antiche di tutta la scultura greca, esposta per la prima volta in assoluto al grande pubblico; il bellissimo e famoso bronzo etrusco/romanizzante dell’Arringatore, (Dal Museo Naz. di Firenze – scoperto nei pressi del lago Trasimeno); e uno dei magnifici giganti sardi di Mont’e Prama (Oristano), giganti che rappresentano pugilatori, arcieri e guerrieri di un’antica civiltà sarda ancora avvolta nel mistero e scoperti nell’omonima necropoli nel 1974, in esposizione permanente nel Museo archeologico comunale Giovanni Marongiu (Cabras). Statue scolpite con un disegno artistico di una sorprendente modernità.
Le nuove Aule delle Terme di Diocleziano
In occasione della mostra verranno aperte alcune grandi Aule facenti parte le Terme di Diocleziano. L’8 aprile del 1911 ospitarono la Mostra Archeologica nell’ambito delle celebrazioni per il primo cinquantenario dell’Unità d’Italia, avendo mantenuto, sino ad oggi, parte dello storico allestimento degli anni Cinquanta, motivo di particolare interesse.
A tal proposito così si legge nel programma ufficiale del 1909: “Questa città nostra, insieme che la capitale politica d’Italia, è la capitale prescelta, la meta degli studi e dei desideri per gli artisti di tutto il mondo. Infatti, l’accoglienza già fatta al nostro invito sta a confermare quanto in tutte le nazioni più moderne, alto e amato sia l’antico nome di Roma”.
Organizzazione e Promozione
La mostra è promossa dal Ministero della cultura italiano e dal Ministero della cultura e dello sport della Grecia (Eforato per le Antichità delle Cicladi). Allestimento e organizzazione Direzione generale Musei e dal Museo Nazionale Romano in collaborazione con Electa, a cura di Massimo Osanna, Stéphane Verger, Maria Luisa Catoni e Demetrios Athanasoulis, con il supporto del Parco Archeologico di Pompei e la partecipazione della Scuola IMT Alti Studi Lucca e della Scuola Superiore Meridionale.
Sul sito istituzionale del Museo Nazionale Romano sono stai resi disponibili testi in linguaggio facilitato (MNR), dedicati a persone con disabilità cognitiva e ai loro caregiver.
Utility
Sede della mostra: Museo Nazionale Romano alle Terme di Diocleziano
Via Enrico de Nicola, 78 – Roma | Tel. 06.684851
Metro: linee A e B fermata Termini
Banner della mostra by Museo Nazionale Romano